Il ruolo dell* psicolog* e l’arte di adattarsi nella società contemporanea.

di Marzia Targhettini, Psicologa e Psicoterapeuta

 

Ciò che personalmente mi affascina del lavoro dellǝ psicologǝ è la sua straordinaria diversità. Nel corso degli anni ho avuto l’opportunità di conoscere moltǝ colleghǝ altamente professionalǝ, che pur condividendo lo stesso approccio teorico, riescono a ottenere risultati simili attraverso tecniche e percorsi differenti. Questo è uno degli aspetti più intriganti della psicologia: la capacità di adattarsi al contesto, ai tempi e, soprattutto, alla persona, per il benessere del paziente, cliente, utente o gruppo.

È un po’ come i ruscelli e i fiumi che si modellano sull’habitat in cui scorrono, ma che alla fine raggiungono comunque il mare.

Nella professione psicologica, più che in altre, è fondamentale essere pronti a rispondere all’evoluzione della società. Se consideriamo il lavoro clinico tradizionale, ci rendiamo conto che le esigenze attuali sono completamente diverse rispetto a quelle di appena dieci anni fa. Pensiamo, ad esempio, ai disturbi legati alla dipendenza da internet, ai problemi alimentari che colpiscono sempre più giovani e all’incremento dell’età della popolazione, che ha generato la necessità di un approccio in psicologia geriatrica.

Questa continua mutazione della società e della nostra professionalità è, da un lato, affascinante, poiché costringe lǝ psicologǝ a rimanere costantemente aggiornatǝ e curiosǝ nei confronti delle novità, offrendo opportunità di creare nuove prospettive in psicologia. D’altra parte, tuttavia, impone una maggiore responsabilità nell’affrontare i cambiamenti e le innovazioni in modo critico e aperto, liberandosi da pregiudizi e giudizi preconcetti. È fondamentale analizzare i reali bisogni della società e fornire risposte etiche, efficaci e coerenti.

Per questi motivi, il lavoro dello psicologo assume un’importanza sempre crescente in vari ambiti della vita, dalla difesa dei diritti umani alla vittimologia, dalla psicologia scolastica ed in situazioni di emergenza.

Per aiutare la professione a crescere in modo unitario e coeso, l’Ordine degli Psicologi della Lombardia ha lavorato negli ultimi anni per istituire tavoli e gruppi di lavoro, facilitando il dialogo attivo tra professionisti di realtà pubbliche e private. Queste iniziative mirano a comprendere come la richiesta di salute emotiva e psicologica stia cambiando, quali siano le nuove esigenze e come la nostra professione possa rispondere in modo preciso e funzionale a queste sfide diversificate.

Inoltre, non possiamo sottovalutare che tale continua evoluzione permette di creare nuove opportunità professionali per tematiche emergenti.

Infatti, tali gruppi hanno affrontato diverse tematiche, tra cui il disturbo della nutrizione e dell’alimentazione, la psicologia dell’emergenza, il sistema socio-sanitario lombardo, i diritti umani, la disabilità, la psicologia ambientale e scolastica, solo per citarne alcune.

Quando scegliamo questa professione, è fondamentale ricordare che è viva e in continuo cambiamento. Pertanto, è nostro dovere etico e professionale offrire alla società un servizio sempre più attuale e in sintonia con le esigenze emergenti. Risulta altresì necessario mantenere un collegamento con università e centri di ricerca per implementare la qualità del nostro operato professionale.

In conclusione, possiamo affermare che lǝ psicologǝ che rimane curioso e ricettivo ai mutamenti della professione è come il giardinierǝ espertǝ che, osservando le stagioni, pota e cura le piante affinché possano fiorire. Solo chi conosce i ritmi della natura è in grado di nutrire il terreno in cui crescono le nuove generazioni, garantendo un futuro rigoglioso per la società.