Approfondimento sulla violenza di genere

di: Dott.ssa Silvana Redaelli Ferrari, psicologa

 

La violenza di genere è un fenomeno che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, rappresentando una grave violazione dei diritti umani è una delle forme più diffuse di discriminazione e disuguaglianza. Sebbene colpisca principalmente le donne e le ragazze, può riguardare anche uomini e persone non conformi al binarismo di genere. Comprendere la natura, le cause e le conseguenze della violenza di genere è cruciale per contrastare questo fenomeno e promuovere una cultura di rispetto e parità.

 

Cos’è la violenza di genere?

La violenza di genere si riferisce a ogni forma di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica che viene esercitata su una persona a causa del suo genere o identità di genere. Le forme più comuni includono:

  • Violenza domestica: agita all’interno della famiglia o della coppia, spesso nascosta e tollerata per convenzioni sociali.
  • Violenza Psicologica: colpisce l’identità della vittima mediante l’utilizzo di parole, atteggiamenti e azioni finalizzate a manipolare, controllare, denigrare il/la partner attaccandone l’autostima e la libertà di autodeterminazione.
  • Violenza fisica: consiste nell’utilizzo della forza per intimidire, colpire, o bloccare la vittima allo scopo di punirla, spaventarla o costringerla a fare qualcosa contro la sua volontà.
  • Violenza sessuale: ogni atto sessuale imposto con l’uso della forza fisica o della minaccia esplicita o implicita approfittando della temporanea incapacità della vittima di esprimere un lucido e deliberato consenso.
  • Matrimoni forzati e mutilazioni genitali: pratiche radicate in alcune culture che violano i diritti fondamentali delle donne.
  • Violenza economica: limitare l’accesso ai beni, ai risparmi o alla possibilità di lavorare.
  • Stalking: insieme di comportamenti persecutori ripetuti che generano nella vittima la sensazione di essere continuamente controllata e seguita ingenerando uno stato di paura e ansia.
  • Violenza assistita consiste nel far assistere bambini/e ad atti di abuso fisico, verbale, psicologico, sessuale ed economico sulla madre o altri membri della famiglia. I bambini che crescono in un ambiente violento e disfunzionale, spesso ripetono i cicli di abuso nelle generazioni successive.

 

Le cause della violenza di genere

La violenza di genere ha radici profonde nelle strutture patriarcali e nei modelli culturali che perpetuano disuguaglianze tra i sessi. Queste strutture si basano su una visione tradizionale dei ruoli di genere, che assegna alle donne posizioni subordinate e promuove il dominio maschile. Inoltre, fattori come la povertà, la mancanza di istruzione e l’esclusione sociale possono aggravare la vulnerabilità delle vittime, rendendole più esposte alla violenza.

Nonostante le conquiste in termini di diritti e parità di genere, stereotipi e pregiudizi continuano a rafforzare la convinzione che la violenza sia accettabile o inevitabile in alcune situazioni. Le vittime spesso incontrano barriere nel denunciare gli abusi, come la paura delle ripercussioni, la mancanza di supporto o la stigmatizzazione sociale.

 

Conseguenze della violenza di genere

Le conseguenze della violenza di genere sono devastanti e si riflettono su diversi livelli: fisico, psicologico, economico e sociale. Le vittime di violenza fisica possono subire gravi lesioni o addirittura perdere la vita, mentre quelle che sopravvivono affrontano spesso traumi psicologici, come ansia, depressione e disturbi da stress post-traumatico. Inoltre, la violenza di genere ha un impatto negativo sulle economie locali e nazionali, poiché le vittime possono essere costrette a lasciare il lavoro o a dipendere economicamente dai loro aggressori.

 

La lotta contro la violenza di genere

Contrastare la violenza di genere richiede un impegno collettivo che coinvolga governi, istituzioni, organizzazioni della società civile e cittadini. Negli ultimi decenni sono stati compiuti significativi passi avanti a livello internazionale e nazionale per affrontare questa piaga, grazie all’adozione di leggi più severe, campagne di sensibilizzazione e la promozione di politiche di uguaglianza di genere.

Uno degli strumenti chiave a livello internazionale è la Convenzione di Istanbul, un trattato del Consiglio d’Europa che mira a prevenire la violenza contro le donne, proteggere le vittime e perseguire i colpevoli. Molti paesi, Italia inclusa, hanno adottato normative specifiche per la protezione delle vittime di violenza domestica e di genere, come il “Codice Rosso”, che introduce misure urgenti per la tutela delle vittime.

 

L’importanza della prevenzione

La prevenzione della violenza di genere inizia con l’educazione e la sensibilizzazione. È fondamentale promuovere una cultura di rispetto reciproco, uguaglianza e non violenza fin dalla giovane età. L’educazione scolastica e le campagne mediatiche giocano un ruolo cruciale nel decostruire i pregiudizi di genere e nel favorire modelli di relazione basati sul consenso e sulla parità.

Inoltre, i servizi di supporto alle vittime, come centri antiviolenza e linee telefoniche dedicate, devono essere potenziati per offrire un sostegno concreto a chi cerca di sfuggire a situazioni di abuso.

 

Conclusioni

La violenza di genere è una delle sfide più urgenti e complesse della nostra società. Affrontarla richiede un cambiamento culturale profondo, supportato da politiche efficaci, legislazioni adeguate e un impegno collettivo per garantire una vita sicura e dignitosa a tutte le persone, indipendentemente dal loro genere.