Le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine della Lombardia sono alle porte, e a fine gennaio avrai l’opportunità di esercitare un diritto fondamentale: il voto.
È una responsabilità che non possiamo sottovalutare, soprattutto in un periodo storico di cambiamenti profondi e sfide sempre più complesse per la nostra professione. L’8 gennaio verranno comunicate le date esatte, e noi saremo pronti a darti tutte le informazioni necessarie, ma nel frattempo vogliamo sottolineare una novità importante: per la prima volta, si voterà online, un cambiamento che renderà il processo rapido, sicuro e accessibile tramite il tuo SPID. Una svolta che speriamo possa aumentare la partecipazione, visto che nelle passate elezioni la partecipazione è stata decisamente bassa, fermandosi attorno al 10%. È ora di cambiare rotta, di valorizzare il nostro diritto e dovere di scegliere chi guiderà la nostra categoria.
In un’epoca in cui la psicologia è al centro di trasformazioni senza precedenti – dai nuovi percorsi di accesso alla professione, ai profili professionali in evoluzione, all’influenza crescente delle tecnologie sulla nostra pratica e formazione – il nostro voto assume un’importanza cruciale. La qualità della nostra governance è decisiva per affrontare queste sfide. È fondamentale scegliere chi ci rappresenterà in un contesto così dinamico e in continua evoluzione. Abbiamo bisogno di una guida competente e preparata, capace di gestire con visione e coraggio i temi urgenti del nostro futuro professionale.
Proprio per questo, la nostra lista è composta da espert* con competenze consolidate in ambiti strategici per il prossimo quadriennio.
Il nostro obiettivo è promuovere un monitoraggio attivo della categoria, rafforzando la collaborazione con le università e lavorando per migliorare la qualità della formazione post-universitaria, in modo da contrastare la confusione e la deriva commerciale che rischiano di compromettere il nostro sviluppo. Ci occupiamo anche dei nuovi profili professionali, della loro formazione specifica e della definizione di sbocchi occupazionali chiari. Ma non solo: ci impegniamo a tutelare la nostra professione, ma non solo contrastando gli abusi professionali, bensì adottando un’ottica preventiva, promuovendo una cultura della responsabilità e della qualità in tutti gli ambiti in cui operiamo. Vogliamo adottare una strategia proattiva che rafforzi la nostra credibilità e il nostro riconoscimento sociale. In quest’ottica, continueremo a lavorare attivamente con istituzioni, amministrazioni e entiche comprendono e valorizzano il nostro ruolo, come tribunali, scuole, il mondo dello sport e tutte le realtà in cui la nostra expertise è fondamentale. Solo con una continua collaborazione e un dialogo costante possiamo costruire una rete di protezione che prevenga il deteriorarsi della qualità della nostra professione e assicuri che la nostra figura sia sempre più riconosciuta e rispettata nella sua competenza e integrità.
Ogni candidat* porta con sé un patrimonio di esperienze e competenze maturate sul campo, che sono a disposizione della collettività per accrescere le possibilità professionali e il riconoscimento delle nostre competenze. La nostra visione è quella di valorizzare la collettività come bene comune, ponendo l’accento sull’importanza di una gestione partecipata e trasparente di un ente pubblico.
In questo contesto, è fondamentale che i candidati non siano influenzati da interessi personali, commerciali o economici, che potrebbero minare l’integrità e l’autonomia del Consiglio dell’Ordine.
La psicologia è una professione che deve rimanere al servizio della collettività, e i suoi rappresentanti devono essere impegnati esclusivamente nella difesa degli interessi della professione e dei suoi membri, senza lasciarsi condizionare da logiche di profitto che non appartengono alla sua missione. Se un candidato ha interessi economici o commerciali personali, soprattutto in ambito formativo o professionale, rischia di prendere decisioni che favoriscano il proprio tornaconto invece di quello della categoria. Questo potrebbe portare a una gestione distorta delle risorse, ad una qualità della formazione che risponde più a logiche di mercato che alle reali necessità professionali, e a una frammentazione della professione, che potrebbe indebolirla e compromettere la sua credibilità e il suo riconoscimento pubblico.
Il Consiglio dell’Ordine deve essere un ente imparziale e al servizio di tutti i professionisti, senza compromessi legati a vantaggi personali. Siamo convinti che debba essere un organo composto da persone che abbiano a cuore il benessere della collettività e che siano disposte a lavorare per la crescita e la tutela della professione senza secondi fini.
Il voto è il nostro strumento per garantire che la governance dell’Ordine sia saldamente nelle mani di chi ha a cuore esclusivamente l’interesse della comunità professionale. Non lasciare che interessi privati influenzino il nostro futuro.
Ogni voto conta per mantenere la nostra professione libera, forte e al servizio del bene comune.
Il Direttivo di Professione Psicolog*