La revisione del Codice Deontologico è stata approvata tramite referendum dalla Comunità Professionale ed è entrata in vigore a partire dal primo dicembre 2023.
La proposta di revisione era stata approvata all’unanimità da tutt* i presidenti degli Ordini regionali, a segnale della necessità di aggiornamenti sentita equamente dalle rappresentanze al governo e di minoranza.
È importante ricordare come il nostro regolamento prevede l’approvazione della comunità professionale, diversamente dalle altre professioni sanitarie in cui le modifiche al codice sono votate solo dagli organi di rappresentanza. Tale procedura apre una reale partecipazione alle scelte, ma d’altro canto apre la strada anche a legittime manifestazioni di dissenso.
In tale direzione un gruppo di Psicologhe e Psicologi chiede l’annullamento del referendum del Codice Deontologico: in prima istanza ricorrendo al TAR che il 5 giugno 2024 boccia il ricorso. Ad agosto 2024 la vicenda procede e il ricorso viene presentato al Consiglio di Stato con la richiesta di riesaminare attentamente la questione e di pronunciarsi sulla legittimità del processo di approvazione del nuovo Codice. Sono sottolineate le seguenti motivazioni: Esclusione del voto elettronico; Mancata sottoposizione a Referendum della “Premessa Etica”; Validità del verbale di indizione del Referendum; Limitazione dei partecipanti al Referendum e Segretezza del voto telematico.
Il 24 dicembre 2024 il Consiglio di Stato si è espresso annullando il Nuovo Codice unicamente in riferimento alla mancata sottoposizione a referendum della “Premessa Etica”.
Le ragioni della non sottoposizione a referendum della Premessa Etica
Il CNOP, come precisato nel comunicato del 16 giugno 2023, non aveva inteso sottoporre tale premessa a referendum perché si tratta di un documento di principi ispirato ai valori degli Psicologi europei (EFPA) in quelli riconosciuti e sostenuti dall’American Psychological Association (APA). Nella premessa non si introducono elementi di diversità rispetto a quanto esplicitato nell’articolato del codice, ma sono delineati quattro principi ispiratori dell’attività delle psicologhe e degli psicologi.
Quali sono i principi contenuti nella Premessa Etica?
- Rispetto e promozione dei diritti e della dignità delle persone e degli animali: Le psicologhe e gli psicologi rispettano e promuovono i diritti fondamentali della dignità e del valore di tutte le persone e degli animali. In particolare, operano per la promozione della libertà, dell’autonomia e del benessere psicologico, nel rispetto della soggettività di ciascuna persona, gruppo o comunità.
- Competenza: La competenza delle psicologhe e degli psicologi è data sia da conoscenze teoriche acquisite all’Università e attivamente integrate e aggiornate, sia da una pratica sottoposta al confronto tra pari e alla supervisione di colleghe o colleghi esperti e altamente qualificati. Le psicologhe e gli psicologi assicurano e mantengono alti standard di formazione e competenza nell’ambito professionale in cui operano; riconoscono i limiti delle loro specifiche competenze e i confini dei loro ambiti di intervento; utilizzano solo metodi, strumenti e tecniche per i quali si sono preparati attraverso una specifica e adeguata formazione scientifica, un costante training, un’attiva esperienza professionale. La loro formazione è sottoposta ad un continuo aggiornamento scientifico e metodologico.
- Responsabilità: Le psicologhe e gli psicologi hanno la responsabilità professionale e scientifica verso le persone che a loro si rivolgono, verso la comunità e verso la società in cui lavorano e vivono, e verso l’ambiente che li circonda. Pertanto, le psicologhe e gli psicologi si assumono la responsabilità della scelta dei metodi, degli strumenti e delle tecniche, della loro applicazione e delle prevedibili conseguenze, prestando attenzione affinché le loro prestazioni non vengano usate in modo strumentale e in contrasto con il principio del rispetto dei diritti e della dignità delle persone e degli animali.
- Onestà e integrità, lealtà e trasparenza: Le psicologhe e gli psicologi operano affinché i loro interventi e le loro attività professionali siano sempre ispirati da onestà intellettuale, integrità professionale, lealtà umana. L’impegno alla trasparenza nel presentare il proprio ruolo e i propri metodi, ad esplicitare gli strumenti utilizzati e ad informare circa le prestazioni e gli interventi offerti è uno dei presupposti fondamentali del saper fare e del saper essere delle psicologhe e degli psicologi. Il tempo della comunicazione è tempo di cura.
L’annullamento del nuovo Codice Deontologico da parte del Consiglio di Stato evidenzia tanto l’importanza della partecipazione democratica quanto la necessità di garantire trasparenza e coerenza nelle procedure. Questo episodio non deve essere visto solo come un ostacolo, ma come un’opportunità per approfondire il dialogo all’interno della comunità professionale e rafforzare la base etica della professione.
Il ricorso ha posto infatti l’accento sul ruolo centrale della “Premessa Etica”, che, pur non introducendo novità rispetto all’articolato del Codice, incarna i principi fondamentali della psicologia. La necessità di una revisione del Codice resta evidente, poiché l’evoluzione continua della professione richiede strumenti aggiornati per affrontare le sfide sociali, culturali e tecnologiche che caratterizzano il nostro tempo.
Il prossimo Consiglio Nazionale sarà chiamato a riprendere il processo di revisione, garantendo la massima inclusività e trasparenza. Solo attraverso un lavoro condiviso e partecipato sarà possibile sviluppare un Codice Deontologico che non solo tuteli i valori della professione, ma che sia anche uno strumento guida per affrontare con competenza e responsabilità le esigenze di una società in trasformazione.