L’accoglienza al centro antiviolenza, l’intervento psicologico e l’emancipazione dal ruolo di vittima
La “violenza di genere” rappresenta la violazione dei diritti fondamentali e mina i principi di uguaglianza e dignità su cui si basa una società giusta. Con l’espressione “violenza nei confronti delle donne” si intende designare una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata; (Art 3 Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica).
Secondo i dati Istat, in Italia il 31,5% delle donne ha subito, nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Nel contrasto a questa forma di violenza, che spesso si manifesta in modo “silenzioso”, il ruolo della nostra professione, in collaborazione con i Centri Antiviolenza, è fondamentale sia nell’individuazione delle vittime, sia nell’aiutarle a trovare il coraggio per far sentire la “loro voce”. Inoltre, l’intervento psicologico si adopera per supportarle nel lungo e difficile percorso verso la loro autodeterminazione e la conseguente emancipazione.
L’evento si propone, attraverso il dialogo con i nostri relatori esperti del settore, di mettere in luce come gli interventi psicologici, in sinergia con tutti gli attori coinvolti al contrasto alla violenza di genere, possano risultare fondamentali per il successo di questi percorsi di “rinascita”.
Programma in fase di definizione.
Quando? Il 2 febbraio 2025 alle ore 19.00.
Dove? Sala Civica E. Lonati | Via Chiusure, 70 Brescia
L’evento è a numero chiuso fino a esaurimento posti.